Animatore digitale
La figura dell’Animatore Digitale (A.D.) è stata introdotta dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) a fine 2015. Essa ha una funzione strategica per rinnovare la scuola in prospettiva tecnologica. I predecessori di questa figura, dove previsti, sono stati i docenti impiegati nella “funzione strumentale” dedicata alle tecnologie, che avevano tuttavia un ruolo molto depotenziato, non istituzionalizzato, senza regole, progetti e budget… e quindi riuscivano a realizzare davvero pochi passi in avanti nell’innovazione dell’insegnamento.
Chi è?
L’Animatore Digitale, è un docente che affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD. Collabora con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD. Può, e dovrebbe, inoltre, coordinarsi con altri animatori digitali sul territorio, per la creazione di gruppi di lavoro specifici.
L’animatrice digitale del nostro Istituto per l’a.s. 2022/2023 è l’ins. ………………… .
Cosa fa?
In concreto, l’AD deve coordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD su tre linee:
- Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;
- Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;
- Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.